2 resultados para Emergencies

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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In order to handle Natural disasters, emergency areas are often individuated over the territory, close to populated centres. In these areas, rescue services are located which respond with resources and materials for population relief. A method of automatic positioning of these centres in case of a flood or an earthquake is presented. The positioning procedure consists of two distinct parts developed by the research group of Prof Michael G. H. Bell of Imperial College, London, refined and applied to real cases at the University of Bologna under the coordination of Prof Ezio Todini. There are certain requirements that need to be observed such as the maximum number of rescue points as well as the number of people involved. Initially, the candidate points are decided according to the ones proposed by the local civil protection services. We then calculate all possible routes from each candidate rescue point to all other points, generally using the concept of the "hyperpath", namely a set of paths each one of which may be optimal. The attributes of the road network are of fundamental importance, both for the calculation of the ideal distance and eventual delays due to the event measured in travel time units. In a second phase, the distances are used to decide the optimum rescue point positions using heuristics. This second part functions by "elimination". In the beginning, all points are considered rescue centres. During every interaction we wish to delete one point and calculate the impact it creates. In each case, we delete the point that creates less impact until we reach the number of rescue centres we wish to keep.

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Di fronte al moltiplicarsi di episodi di commissariamento nella pubblica amministrazione italiana e in particolare nel settore culturale, la presente ricerca mira a comprendere gli obiettivi, le modalità di intervento ed i risultati raggiunti mediante la nomina di commissari straordinari. Si tratta di un intervento anomalo ed inusuale a livello internazionale (la stessa voce commissariamento risulta intraducibile in inglese), dove la ricerca di possibili termini di paragone, effettuata passando in rassegna la letteratura di disaster management, quella sul riaccentramento amministrativo e quella sugli interventi di turnaround nel settore pubblico, restituisce un quadro estremamente specifico del fenomeno, per lo più interno ai confini nazionali. Nello studio, caratterizzato da un forte approccio esplorativo e phenomenon driven, vengono analizzati quattro casi di commissariamento nel settore culturale italiano: due aree archeologiche (quella di Napoli e Pompei e quella di Roma e Ostia) e due Fondazioni Liriche (Teatro Carlo Felice di Genova e Arena di Verona). Dalla ricerca emerge un quadro profondamente critico delle gestioni commissariali. Gli obiettivi ambigui e l’elevata discrezionalità concessa al commissario non sono accompagnati da un’adeguata trasparenza nei processi di nomina, proroga e sostituzione dei commissari, con la prevalenza di rapporti di tipo personale o ‘feudale’. Dal punto di vista dei risultati il commissariamento non incide sulla routine dell’amministrazione ordinaria, rappresentando nel migliore dei casi una parentesi temporanea di buona gestione, o, nel peggiore, perseguendo interventi non legittimi rispetto ai valori professionali che regolano le organizzazioni analizzate. Se considerato alla luce del più generale processo di riforma in senso manageriale che ha coinvolto le istituzioni analizzate dalla fine degli anni ’90, il commissariamento esalta ed intensifica gli aspetti maggiormente critici dell’approccio italiano al New Public Management, in termini di scarsa trasparenza e accountability, elevata influenza della politica nei processi decisionali e generale incoerenza dei disegni di riforma.